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La diseredazione

Sommario:

1. Nozione e cenni storici – 2. Teorie a confronto – 3. La sentenza del 25 maggio 2012 n. 8.352 II Sezione Civile della Corte di Cassazione – 4. Diseredazione e legittimari – 5. Pensiero degli autori

1. Nozione e cenni storici

La clausola testamentaria di diseredazione è lo strumento giuridico con cui il de cuius dichiara di non volere che alla sua successione prenda parte un determinato soggetto, il quale, in forza delle norme sulla successione legittima, avrebbe invece titolo a prendervi parte . In altri termini, con una disposizione a carattere patrimoniale a contenuto negativo, il testatore estromette un suo successibile dalla propria successione in difformità con quanto sancito dal legislatore codicista, che non ha espressamente previsto un istituto con le predette caratteristiche, stante probabilmente la disciplina che regolamenta le quote di riserva.

Tale fenomeno giuridico affonda le sue radici nel diritto romano in cui rappresentava una sanzione civile di fonte privata e si risolveva nel potere riconosciuto al pater familias di escludere dalla successione i propri eredi necessari verso i quali nutrisse un risentimento per qualche offesa ricevuta.

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