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Il regime dell’IVA per cassa o di “cash accounting”

Sommario:

1. Premessa – 2. Le principali caratteristiche del nuovo regime di “cash accounting” – 3. Gli importanti chiarimenti del Decreto Ministeriale del 11.10.2012 e della Circolare 44/E dell’Agenzia delle Entrate del 26.11.2012 – 4. Gli adempimenti obbligatori per l’accesso al regime – 5. Conclusioni

1. Premessa

L’articolo 32-bis del D.L. n. 83 del 22.6.2012, convertito con modifiche dalla Legge n. 134 del 7.8.2012, ha modificato in modo sostanziale il previgente regime dell’IVA “per cassa”, disciplinato dall’articolo 7 del D.L. n. 185 del 29.11.2008 convertito dalla Legge n. 2 del 28.1.2009. Questo speciale sistema di liquidazione IVA, altrimenti detto di “cash accounting” , era già stato trattato a livello comunitario nella Direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28.11.2006 (più precisamente dall’articolo 167-bis) modificata il 13.7.2010 con la Direttiva 2010/45/UE

Sul tema in oggetto, si sono susseguiti nel corso degli ultimi mesi rilevanti interventi dottrinali, normativi e di prassi che hanno definito l’operatività del regime agevolativo. I principali, tra gli altri, sono stati la Circolare di Assonime n. 27 del 10.10.2012, il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 11.10.2012, il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 21.11.2012 ed, infine, la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 44 del 26.11.2012.

Il regime in commento, pertanto, non è una vera e propria novità per il sistema tributario italiano. Infatti, come detto, il D.L. 185/2008 aveva già introdotto un’analoga previsione agevolativa; tale previsione, però, per effetto di alcune restrittive limitazioni in relazione ai requisiti d’accesso ed a causa di rilevanti complicazioni burocratiche dal punto di vista operativo, non aveva riscosso un grande successo, rimanendo, di fatto, poco utilizzata.

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