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Il trattamento fiscale degli interessi e delle royalties. Profili di fiscalità internazionale.

Sommario:
1. Premessa. – 2. La modalità impositiva secondo la normativa italiana, la normativa comunitaria ed il Modello di Convenzione OECD. – 3. I requisiti soggettivi in ambito comunitario. – 4. I requisiti soggettivi secondo il Modello di Convenzione OECD. – 5. I requisiti oggettivi secondo la normativa comunitaria e convenzionale. – 6. Conclusioni. 
1. Premessa
La modalità impositiva degli interessi e dei canoni transfrontalieri è il risultato dell’interazione tra la normativa fiscale nazionale, la normativa comunitaria e le Convezioni contro la doppia imposizione stipulate tra i singoli Stati. Tale interazione rende quindi necessaria la conoscenza dell’ambito applicativo dei tre livelli normativi. La corresponsione di interessi e royalties tra società o stabili organizzazioni situate in Stati differenti è fenomeno assai diffuso nella prassi economica internazionale e, come tale, è stato oggetto di specifici interventi normativi sia da parte dell’Unione europea sia da parte dell’OECD nella redazione del Model Tax Convention . Le motivazioni per cui si è reso necessario un intervento ad hoc risiedono, oltre che nella già citata frequenza di utilizzo nei gruppi multinazionali, anche nella constatazione che il pagamento di interessi e canoni avviene in alcuni casi per finalità di tax planning . Per questo motivo molti Stati, tra cui l’Italia, decisero di introdurre una ritenuta alla fonte su detti pagamenti transfrontalieri oltre a, nel caso specifico dell’ordinamento italiano, ricomprendere i pagamenti di interessi e canoni che usufruiscano delle disposizioni di cui all’art. 26-quater, comma 2, lett. e) del DPR 600/73, tra le specifiche fattispecie interessate dalle disposizioni antielusive previste dall’art. 37-bis del DPR 600/73.

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