Sommario:
1. Introduzione – 2. Le teorie formatesi sulla Battle of the Forms – 3. Le soluzioni adottate da alcuni ordinamenti nazionali e sovranazionali – Conclusioni
Introduzione
Nel commercio internazionale, e particolarmente nel contesto dei contratti più frequenti quali quelli di compravendita, è prassi che le parti negozino solo alcuni aspetti essenziali “commerciali” del contratto (ad es. quantità e tipologia della merce, prezzo, termini di consegna e di pagamento) rinviando per il resto a condizioni generali elaborate da queste ultime o da un terzo (ad es. associazione di categoria); diverso, invece, è il caso dei contratti internazionali più complessi, in cui le parti contrattuali, di regola, negoziano per ogni singolo affare, uno specifico testo contrattuale, senza operare alcun rinvio automatico alle loro condizioni generali.
La predisposizione di un set di proprie condizioni generali di contratto da parte dell’operatore commerciale, in primis quello del commercio internazionale, viene fatta con l’intento di (i) organizzare in modo organico e economicamente efficiente l’attività commerciale e (ii) determinare un quadro contrattuale favorevole a questi favorevole e svantaggioso per la controparte contrattuale.
