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La pregiudizialità amministrativa. L’Adunanza Plenaria sembra mettere la parola fine al secolare dibattito della pregiudizialità amministrativa.

Sommario:

1. Introduzione – 2. La tesi amministrativa: la pregiudizialità – 3. La tesi dell’autonoma dell’azione di risarcimento – 4. La tesi intermedia e l’art. 1227 c.c. – 5. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 30254/2008). – 6. Pregiudizialità e codice del processo amministrativo. – 7. L’Adunanza plenaria.


1. Introduzione

I rapporti tra azione di annullamento del provvedimento illegittimo e azione di risarcimento del danno sono ancora oggi al centro di un intenso dibattito che ha visto coinvolte dottrina e giurisprudenza e sulle quali da ultimo si è pronunciata l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Per lungo tempo, infatti, ci si è interrogati relativamente alla necessità di impugnare tempestivamente l’atto amministrativo ritenuto lesivo ai fini dell’ammissibilità della domanda di risarcimento del danno.

Tale questione assumeva notevole rilevanza dati i termini per la proposizione delle due azioni: decadenziale breve di 60 giorni per quella classica di annullamento; prescrizionale quinquennale per l’azione risarcitoria (come si vedrà l’intervento del nuovo codice del processo amministrativo ha mutato i termini della questione).

Nei paragrafi che seguono si passeranno brevemente in rassegna le principali posizioni assunte, nel tempo, in dottrina e giurisprudenza. Verrà successivamente analizzata la nuova disciplina del codice del processo amministrativo in tema di azione di risarcimento e, infine, si focalizzerà l’attenzione sulla recentissima sentenza dell’Adunanza Plenaria.
2. La tesi amministrativa: la pregiudizialità

Secondo la tesi tradizionale amministrativa, la domanda risarcitoria presupponeva sempre la previa caducazione del provvedimento ritenuto lesivo. Conseguentemente, l’azione di annullamento del provvedimento ritenuto illegittimo doveva necessariamente essere esperita entro il termine decadenziale breve dal momento che la mancata impugnazione del provvedimento entro il termine di legge avrebbe comportato l’inoppugnabilità dello stesso e, quindi, la preclusione della tutela risarcitoria. Infatti, non potendo far valere l’illegittimità dell’atto non impugnato sarebbe venuto meno uno degli elementi costitutivi dell’illecito civile, l’antigiuridicità.

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